Il successo del tuo sito web dipende da molti fattori, tra questi, uno essenziale è la velocità di caricamento. Esistono numerosi metodi per fare un test di velocità su sito WordPress così come esistono tanti strumenti in grado di aiutarti nell’impresa.
La velocità di un sito web ha un forte impatto sull’esperienza dell’utente. Quante volte hai chiuso una pagina solo perché non si è caricata all’istante? Gli utenti di non vogliono aspettare minuti prima che venga caricata una pagina.
I rapporti di Google Analytics dichiarano che i siti web più lenti hanno tassi di rimbalzo più alti, tassi di conversione più bassi e generalmente causano un senso di frustrazione nei tuoi utenti.
In questa guida ti mostrerò come effettuare accuratamente un test di velocità con per un sito WordPress, andando ad analizzare nel dettaglio tutte le più importanti metriche che bisogna tenere in considerazione.
Perché eseguire un test di velocità su sito WordPress?
Se vuoi capire com’è l’esperienza utente da parte dei visitatori del tuo sito, è possibile procedere in due modi differenti:
- Attraverso i dati reali degli utenti
Utilizzando strumenti come Pingdom Real User Monitoring è possibile monitorare il tempo effettivo che le pagine del tuo sito Web impiegano per caricarsi. - Attraverso test di velocità sintetici
un esempio tra tutti è GTMetrix, come la maggior parte degli strumenti di velocità presenti in commercio.
Questi test sono molto facili da eseguire e, configurando per bene lo strumento, potrai ottenere dei risultati molto accurati che rispecchiano i tempi di caricamento reali. Oltre a questo, ti permettono anche di valutare le prestazioni del sito anche mentre lo stai costruendo in modo da poter risolvere i problemi prima di pubblicare il sito.
Come fare un test di velocità con GTMetrix su un sito WordPress
Ora ti darò alcune indicazioni su come configurare al meglio GTMetrix per fare un test su un sito WordPress, in modo che tu possa ottimizzare il tuo sito web in totale autonomia.
1. Scegli il giusto strumento per effettuare i test
Prima di procedere, è opportuno dire che gli strumenti che permettono di effettuare un test della velocità del sito Web non sono tutti uguali. Strumenti diversi ti daranno risultati diversi, bisogna valutare l’opzione che più si adatta alle proprie esigenze.
GTmetrix è uno strumento facile da utilizzare dotato di un’interfaccia ben progettata. Per poter usufruire di questo strumento occorre effettuare una registrazione. La registrazione è gratuita tuttavia permette di effettuare test solo da alcune location. È possibile usare GTMetrix per WordPress o per qualsiasi altra tipologia di sito web, senza alcun limite di utilizzo.
Non è necessario utilizzare solo un singolo strumento, è possibile combinare più strumenti situazioni diverse. Ad esempio, WebPageTest è ottimo per eseguire un’analisi approfondita del sito mentre Fast or Slow è utile per testare con rapidità i tempi di caricamento del tuo sito da qualsiasi parte del mondo. Insomma, per fare un test di velocità su sito WordPress non hai che l’imbarazzo della scelta!
2. Scegli la giusta posizione
Il luogo fisico in cui viene effettuato il test di velocità influenzerà i risultati. Per questo motivo, dovresti eseguire i test dal luogo più vicino possibile al tuo pubblico di riferimento:
Se il tuo pubblico comprende utenti provenienti da tutto il mondo, dovrai eseguire il test da più luoghi differenti per poter avere un quadro più completo sui tempi di caricamento del tuo sito.
Ricorda sempre che più distante è il sito che vuoi raggiungere, più lenta sarà la risposta del server. Tieni conto anche di questo quando analizzi i risultati. Se il tuo sito è su un server italiano e il test lo fai dal server gratuito di Londra, non potrai aspettarti risultati perfetti.
3. Esegui test per diversi dispositivi e browser
Il dispositivo che viene utilizzato dagli utenti può avere un grosso impatto sulle prestazioni.
Ad esempio, gli smartphone dotati di poca potenza di calcolo impiegheranno più tempo per elaborare i file JavaScript (che sono elaborati dal browser del client e non dal server). Questo significa che un sito Web al cui interno ospita un gran numero di file JavaScript presenterà tempi di caricamento più lunghi, soprattutto sui dispositivi mobili.
Per questo motivo devi assicurarti di testare il sito Web su più dispositivi. L’ideale sarebbe anche di utilizzare più browser in modo da poter riscontrare eventuali differenze.
4. Presta attenzione alla velocità di connessione
Non tutti gli utenti hanno la stessa velocità di connessione. Alcuni potrebbero utilizzare connessioni Internet ad alta velocità, mentre altri potrebbero navigare utilizzando connessioni 3G o 4G. Anche questo parametro dovrebbe essere preso in considerazione quando esegui test di velocità su siti WordPress.
Alcuni strumenti utilizzati per effettuare i test di velocità di un sito, come Pingdom, utilizzano una connessione ultraveloce. Altri invece, come GTMetrix, ti daranno la possibilità di scegliere una connessione un po’ più lenta, in modo da simulare le connessioni presenti nel mondo reale.
Per questo motivo, se effettui un test su Pingdom, il tuo sito potrebbe apparire più veloce. Però se vuoi avere la certezza di misurare accuratamente l’esperienza reale dei tuoi utenti, dovrai usare una connessione un po’ più lenta,
5. Esegui il test più e più volte
Assicurati, infine, di eseguire più volte i test. Questo ti darà modo di ottenere risultati più affidabili. Alcuni strumenti, come WebPageTest, permettono di eseguire dei test multipli per accertarsi di ottenere un risultato più accurato.
Come leggere i risultati dei test
Adesso analizzeremo alcune delle metriche che visualizzeremo dopo aver utilizzato GTMetrix per WordPress.
Core Web Vitals
Core Web Vitals è un nuovo progetto di casa Google che include tre metriche che si basano sull’esperienza utente del tuo sito web.
Quando parliamo di velocità di un sito web, una delle metriche più importanti da considerare è la LCP (Large Contentful Paint). Questa metrica misura i tempi di caricamento del blocco principale di un sito web, ovvero quella sezione di un sito o di una pagina utile all’utente che occupa più spazio nella pagina.
Il blocco principale sarà diverso per ogni singola pagina del tuo sito, ma tipicamente include anche il testo dell’intestazione o l’immagine nella sezione principale del tuo sito.
Questo blocco principale è possibile trovarlo anche usando Google PageSpeed Insihts, ricorda sempre di controllare sia la versione desktop che la versione mobile dei valori, in quanto potrebbero essere differenti.
Google consiglia di mantenere dei tempi LCP inferiori sotto la soglia dei 2,5 secondi.
Se il tuo LCP ha dei valori che superano questa soglia e desideri risolvere questo problema, dovresti migliorare il tuo TTFB, ovvero il tempo che impiega il tuo sito web a mandare il primo byte di informazioni ad un suo utente. Valuta l’idea di utilizzare un sistema di caching e adotta le altre più comuni best pratice che riguardano le prestazioni di WordPress.
Ottimizzare le risorse CSS e javascript può esserti utile per evitare il render-blocking di una pagina. Ogni sito web utilizza tante risorse CSS e Javascript ed è una buona pratica fare in modo che queste risorse si carichino solo ed esclusivamente sulle pagine in cui servono.
Tempo di caricamento della pagina
I tempi di caricamento di una pagina sono delle metriche un po’ più complesse da capire, ci sono molte più definizioni e può capitare di far facilmente confusione. Inoltre, i tanti strumenti di test della velocità di un sito web non utilizzano tutti le stesse definizioni. Ecco perché a volte i risultati ottenuti tra i vari test possono, se confrontati, apparire incoerenti.
La domanda principale da tener sempre bene a mente è “quanto tempo la pagina ha impiegato per caricarsi?”.
Ecco le due definizioni più comuni:
Document Complete: sta ad indicare il punto in cui il contenuto statico è stato completamente caricato (onLoad).
Fully Loaded – rappresenta il momento in cui non c’è più attività di rete, ovvero quando il client ormai ha ricevuto tutti i dati dal sito web.
Il valore del Fully Loaded sarà sempre più alto perché può necessitare del caricamento di ulteriori script anche dopo che il contenuto statico del sito web è stato caricato.
Utilizzare plugin come Asset CleanUp potrebbe aiutarti a velocizzare il tuo sito WordPress. Solitamente, plugin come questo, includono delle ottimizzazioni mirate proprio a risolvere questo tipo di situazioni.
Time to First Byte (TTFB)
Il Time to First Byte è un indice di misurazione che tiene conto della reattività del server sul quale è locato il sito web. Alcune volte, potresti trovarlo con il nome di “Server Response Time” o SRT. Tecnicamente viene utilizzato per misurare il tempo che il server impiega per connettersi con un utente e fornirgli il primo byte di informazioni.
Google consiglia di avere un valore TTFB sotto i 200 ms.
Il TTFB è fortemente influenzato dalle prestazioni del backend, le cause principali che incrementano notevolmente questo valore sono un hosting lento o un provider di DNS lento. Influenza moltissimo anche il luogo da cui viene effettuato il test di velocità sul sito WordPress.
First Contentful Paint (FCP) e First Meaningful Paint (FMP)
Quando parliamo di First Contentful Paint (FCP) e First Meaningful Paint (FMP) il discorso non si discosta molto da quello relativo al LCP.
Il FCP misura il tempo necessario che impiega il primo testo o la prima immagine ad apparire. La differenza sostanziale tra FCP e LCP è che l’FCP non considera l’importanza del contenuto e misura il primo elemento che trova.
Il FMP misura invece il tempo necessario che impiega il contenuto principale di una pagina visibile per essere visibile ad un utente. Questa metrica non è più utilizzata già dalla versione 6.0 di Google Lighthouse ed è stata sostituita dal LCP, tuttavia potresti ritrovarla in altri strumenti di misurazione della velocità di un sito.
Google consiglia di avere dei valori FCP e FMP sotto la soglia dei 2 secondi.
L’ottimizzazione dell’LCP comporterà ovviamente anche un miglioramento di queste due metriche.
Tempo di interattività
Il TTI (Time to Interactive) è una metrica finalizzata a misurare il tempo in cui il tuo sito web diventa completamente interattivo per gli utenti.
Ad esempio, se nel tuo sito web hai aggiunto una sezione a fisarmonica o qualche altro elemento interattivo, il TTI misurerà il tempo che sarà necessario per poter permettere all’utente di poter interagire completamente con quell’elemento.
Google consiglia di avere un valore TTI sotto i 4 secondi circa.
Richieste HTTP
Per poter visualizzare una pagina del tuo sito web, il browser dei tuoi utenti dovranno fare delle richieste http al tuo server pari al numero delle risorse che il tuo sito web contiene.
Ad ogni immagine, file JavasScript, css o a qualsiasi altra componente inclusa nel tuo sito corrisponderà una determinata richiesta http.
Non c’è un numero stabilito di richieste http ottimale, ma generalmente meno richieste http richiede il tuo sito e più il server non avrà difficoltà ad elaborarle. Ovviamente tutto ciò porterà dei miglioramenti sotto il profilo della velocità del sito. Considera comunque, che le richieste http non sono tutte uguali. Alcune richieste http possono essere più grandi di altre e richiedono molto più tempo per essere elaborate.
Con gli strumenti di misurazione, ad esempio GTMetrix, è possibile visualizzare in sequenza come ogni richiesta http venga caricata, in seguito è mostrato un esempio di visualizzazione.
È possibile ridurre il numero di richieste http concatenando i file CSS e JavaScript ed evitando un uso eccessivo di immagini. Plugin come Asset CleanUp può aiutarti in questo. È buona norma anche limitare l’utilizzo di plugin dato che in molti, per poter funzionare, necessitano di eseguire richieste http.
Elementor Pro può essere una buona soluzione per limitare l’utilizzo di plugin. Racchiude talmente tante funzionalità che non sarà più necessario installare altri plugin. Colgo l’occasione per informarti del mio corso approfondito su Elementor Pro accessibile sulla piattaforma Udemy. Ti aiuterà a padroneggiare Elementor, permettendoti di sviluppare un sito web da zero. Iscriviti alla newsletter per ricevere uno sconto!
Dimensione della pagina
Per dimensione della pagina si intende la dimensione complessiva di una pagina web. Sarebbe l’insieme di tutte le risorse che carica una pagina (immagini, file JavaScript, css, etc.). Più le dimensioni di pagina sono piccole e più velocemente verranno caricate dai tuoi utenti, dato che i visitatori del tuo sito dovranno scaricare meno byte di dati.
Per ridurre le dimensioni di pagina, è possibile ottimizzare le immagini tramite compressione. Comprimere le immagini significa decodificarle e ricodificarle eliminando, nel processo di compressione, tutte quelle informazioni non necessarie.
Ho parlato di questo tema in un video su YouTube che potrebbe aiutarti nella gestione delle immagini per il tuo sito wordPress.
Consigli e conslusioni
Comprendere e valutare le prestazioni del tuo sito web è essenziale per capire dove poter agire per poterlo ottimizzare. Senza delle informazioni su cui basarti, diventa difficile sapere in quali aspetti necessita di essere migliorato.
Per raccogliere dei dati significativi comunque non basta utilizzare occasionalmente un singolo strumento di misurazione della velocità ma è importante prestare attenzione alla configurazione dei tuoi test, regolando per bene la posizione, dispositivi e velocità di connessione. Questo ti darà modo di avere un quadro più ampio e accurato sulla situazione attuale del tuo sito web.
Dopo aver ottenuto le informazioni bisognerà capire anche il funzionamento delle diverse metriche di misurazione e il loro significato. Ad esempio occorre sapere che per migliorare il TTFB richiede pratiche diverse da quelle che richiede il LCP.
Non ti incaponire nell’ottimizzazione delle performance del tuo sito, perché rischi di passare il tuo tempo a eseguire test di velocità invece che puntare sul contenuto del tuo sito WordPress.
Inoltre, alcuni siti è normale che impieghino più tempo a caricare, perché offrono più contenuti media che un sito di solo testo. Anche questo va considerato quando si eseguono questo tipo di test. Cerca di stare sotto i 3.5s e vedrai che tutto andrà bene!