Logo Plan B Project di Giacomo Lanzi
  • DOVE MI TROVO: Lizzano in Belvedere, Italy
  • AGGIORNATO AL: 27/11/2024
  • SONO A 0.34KM DA CASA

Aprire un e-commerce: cos’è e come fare per aprirlo?

È bene sapere cos'è un e-commerce prima della sua apertura. Non bisogna trascurare niente e pianificare ogni dettaglio per avere successo.

Consulta i termini della privacy policy.*

Nel percorso di creazione e gestione di un e-commerce non bisogna dimenticare che ci si muove in uno spazio delimitato e regolamentato. Le leggi vigenti in materia, infatti, descrivono quali sono gli obblighi legali da rispettare per poter commerciare attraverso la rete. È fondamentale sapere cos’è un e-commerce, per potersi muovere in piena sicurezza nella sua apertura. Se vuoi aprire un e-commerce, dovresti partire da qui!

Cos’è un e-commerce?

Facciamo prima di tutto chiarezza su cosa sia un e-commerce e quali sono le differenze tra quello diretto e quello indiretto. Il termine indica genericamente il commercio elettronico, un tipo di vendita che si appoggia alla rete internet per veicolare lo scambio di prodotti e denaro.

L’oggetto della compravendita può essere sia un prodotto materiale che uno multimediale o un servizio. Su questa differenza si basa la distinzione tra commercio elettronico diretto e indiretto.

E-commerce diretto e indiretto

Con e-commerce diretto si intende la compravendita di beni o servizi digitali che possono essere trasmessi attraverso la rete. I prodotti commercializzati non necessitano di una spedizione, in quando prodotti virtuali.

In questo tipo di prodotti, che possono comprendere immagini, testi, database, software, etc., rientrano anche tutti i servizi che possono essere distribuiti attraverso la rete. Per esempio, la personalizzazione di un software sulla rete, la gestione di un sito web, assistenza virtuale, etc.

Quando, invece, si parla di e-commerce indiretto si intende la vendita di prodotti materiali che vengono consegnati all’acquirente una volta che il processo di vendita si sia concluso. In questo caso la rete è semplicemente il veicolo del rapporto di vendita del prodotto che va poi spedito o ritirato dall’acquirente. Fanno parte di questa categoria tutti i negozi che vengono prodotti materiali come per esempio libri, computer, mobili, etc.

Cos’è un e-commerce, quindi? In sostanza, se il processo di vendita, consegna all’acquirente compresa, avviene attraverso la rete, si parla di e-commerce diretto. Nel caso in cui un negozio decida di sfruttare la rete come mezzo per raggiungere più clienti a cui poi spedire la merce acquistata, allora si definisce e-commerce indiretto.

Aprire un e-commerce: cosa fare

Che si stia parlando di commercio elettronico diretto o indiretto, sono richiesti dalla legge dei passaggi essenziali per regolarizzare il proprio negozio online. Dividiamo questa sezione ipotizzando due diverse situazioni: un’attività appena aperta o già avviata.

Attività appena aperta

Per le attività che decidano di aprire e immediatamente offrire i propri prodotti attraverso la rete, è necessario:

Iscriversi al registro delle imprese e alla gestione INPS

Il registro delle imprese è istituito in ogni Camera del Commercio e raccoglie i dati delle imprese. Questi dati sono molto utili perché forniscono un quadro completo della situazione giuridica dell’impresa stessa. La gestione dell’INPS, invece, riguarda il versamento dei contributi per il fondo pensionistico.

Attribuzione della partita IVA

La partita IVA è un numero che identifica in modo univoco un’attività che sia rilevante ai fini dell’imposizione fiscale, IVA (Imposta sul Valore Aggiunto). La richiesta di attribuzione della partita IVA è indispensabile per essere registrati in modo corretto secondo il tipo di attività che si svolge. Nel documento di attribuzione, infatti, è necessario dichiarare il tipo di attività, attraverso un codice standardizzato, ai fini del calcolo delle imposte.

Comunicazione del canale di vendita

Per l’apertura di una nuova attività di commercio elettronico è indispensabile anche dichiarare quale sia il canale di vendita usato. Questo può essere, per esempio, il sito internet, il numero telefonico, contatto e-mail, etc.

Attività aperta in precedenza

Per le attività già avviate che decidano di sfruttare la rete come canale di vendita, si tratterà solo di aggiornare e aggiungere le informazioni corrette alla camera di commercio e all’agenzia delle entrate.

Queste comunicazioni servono a regolarizzare la propria situazione di commercio elettronico e aggiornare le informazioni riguardanti la propria attività.

Aggiunta del codice attività alla partita IVA

La prima cosa da fare è aggiungere alla propria partita IVA il codice attività corretto riguardante il nuovo canale di vendita al dettaglio via internet.

Comunicazioni all’Agenzia delle Entrate

Oltre al nuovo codice da aggiungere alla partita IVA, è inoltre necessario dare comunicazione all’agenzia delle entrate della propria intenzione di vendere anche online.

Bisogna inoltre specificare le informazioni sul canale di vendita utilizzato: sito web, numero telefonico, e-mail, etc.

Fattura elettronica

Una delle cose di cui tenere conto nel processo di apertura di un e-commerce, è la capacità di emettere fattura elettronica, obbligatoria per ogni commercio (con alcune eccezioni), elettronico e non, dal 1° gennaio 2019. La fatturazione elettronica permette un approccio all’emissione del documento in modo semplice e standardizzato.

Per molti anni le fatture, dopo essere state compilate, venivano spedite al cliente. Questo aveva l’obbligo di conservarle per 10 anni, e questo significava che, se anche fossero state spedite via e-mail, di fatto venivano stampate per obbligo di archivio.

Cos’è la fattura elettronica?

Fortunatamente quei tempi sono passati e, grazie alla rete e i suoi linguaggi, si è messo a punto un sistema elettronico sicuro, capace di emettere, trasmettere e conservare le fatture.

Il sistema si basa sul formato FatturaPA (https://www.fatturapa.gov.it), che altro non è che la trasposizione dei dati che una volta erano scritti su una fattura classica, in formato XML, che è un linguaggio di markup molto duttile per la trasmissione di dati. Ovviamente, non sarà necessario imparare a scrivere in questo linguaggio informatico per poter emettere fattura elettronica.

In realtà, è stato anche messo a punto un vero e proprio un protocollo di trasmissione dei dati, chiamato Sistema di Interscambio (SdI), il quale coinvolge anche la Pubblica Amministrazione come organo di controllo della validità dei documenti.

Gestire le fatture

La FatturaPA, pur non presentando particolare difficoltà, è basilare nell’apertura di un’attività di commercio elettronico. La compilazione delle fatture, la trasmissione e la loro archiviazione sono argomenti che meritano un approfondimento significativo che va oltre lo scopo di questo articolo.

Concludendo

Dopo che si è deciso di aprire un negozio online, è necessario sapere quali sono i passaggi da rispettare per regolarizzare immediatamente la propria attività.

Il mio consiglio è quello di informarsi approfonditamente sulle tematiche coinvolte, prima di fare impresa alla cieca sulla rete. Magari contatta un esperto che possa aiutarti nella decisione del percorso da intraprendere.

Plan B Project è qui per aiutarti ad automatizzare il tuo lavoro, offrendo consulenza e soluzioni personalizzate per te o per la tua azienda. Contattaci oggi stesso per una chiamata conoscitiva gratuita e scopri come possiamo aiutarti a trasformare il tuo lavoro con l’automazione dei processi aziendali.
Prenota la tua chiamata conoscitiva

Inizia il tuo viaggio verso l’automazione con Plan B Project e scopri come possiamo aiutarti a raggiungere nuovi livelli di efficienza e successo aziendale.


Se ti è piaciuto l’articolo, non dimenticare di iscriverti alla newsletter per restare aggiornato sui prossimi contenuti!
Consulta i termini della privacy policy.*

Lascia un commento